Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.
Siamo agli ultimi giorni della vita terrena di Gesù. I suoi nemici sono scatenati e cercano in ogni modo di metterlo alla prova per farlo cadere in qualche tranello e poterlo accusare di tradimento nei confronti della legge mosaica. Un fariseo gli chiede qual è il più grande comandamento della legge. Gesù risponde alla perfezione: il più grande è l'amore di Dio; ma aggiunge che c'è anche un altro comandamento: l'amore al prossimo.
L'amore a Dio deve essere con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. In altre parole: tutta la persona deve essere coinvolta, cuore, anima, mente; cioè pensieri, sentimenti, intelligenza, vita. Nulla dell'esistenza umana può essere escluso dall'amore a Dio. Accanto all'amore a Dio e al prossimo, c'è l'amore a se stessi, che Gesù non condanna, nella misura in cui esso non diventa esclusivo, egoistico, ma si collega direttamente all'amore a Dio e al prossimo. Amare se stessi in Dio e senza escludere il prossimo: questo fa parte del messaggio evangelico.
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29
Ottobre
2017
#11 “Ciò che occhio non vide” – La cappella di Stefano, la conversione da “Saulo” a “Paolo”
In questa nuova puntata della serie sostiamo in basilica nella cappella periferica di Stefano, situata come le altre nel transetto, e contempliamo ancora il... Read More
26
Ottobre
2017
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.
Le dispute di Gesù con sommi sacerdoti, anziani del popolo, farisei e sadducei, preludono alla sua cattura. Gerusalemme è in agitazione, divisa tra la folla sbalordita per la dottrina di questo profeta e i suoi oppositori che preparano la congiura. La disarmante chiarezza di Gesù intimorisce mentre si percepisce l'ostilità di quella città sulla cui durezza Gesù stesso piangerà. Siamo anche dinanzi al contrasto che divide il cuore dell'uomo tra la scelta di Dio e il rifiuto della sua paternità. La domanda del dottore della legge è pretestuosa e nasce dall'incredulità dell'uomo che resiste alla fede. Gesù rimanda allo "Shemà Israel" che apriva la preghiera ripetuta tre volte al giorno da ogni giudeo: "Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza".
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22
Ottobre
2017
#1 “Piccolo Bet Midrash” – L’uomo alla ricerca di Dio di A. J. Heschel
Inauguriamo il nuovo canale dedicato alla ricerca sui testi di interesse, il cui nome, “Piccolo Bet Midrash”*, richiama direttamente il luogo fisico conosciuto da chi... Read More
19
Ottobre
2017
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.
La festa delle nozze è capace di strapparci al dramma della solitudine che ha nella morte la sua ultima uscita. Diversa è la morte del Figlio. La sua croce ha portato le nozze tra Dio e l'umanità. Solo un amore così forte da dare la vita è capace di vincere la morte e di apparecchiare il banchetto nuziale.
Per l'assenza dei primi invitati il re convoca altri che non erano stati chiamati. Non conta che siano "buoni o cattivi"; importa che accettino l'invito, che "entrino", anche all'ultima ora. Il segno di questa adesione alle nozze del Figlio è proprio l'abito nuziale, l'essere "rivestiti di Cristo". Non indossarlo è rifiutare il dono.
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15
Ottobre
2017
#10 “Ciò che occhio non vide” – La catena d’oro dei ritratti dei papi, cornice della basilica
La suggestiva “cornice d’oro” dei ritratti papali della basilica fa da sfondo a questa nuova puntata della serie con P.Edmund, che ci accompagna ancora... Read More
12
Ottobre
2017
Darà in affitto la vigna ad altri contadini.
La vigna a causa della malvagità di quegli operai, sembra produrre solo violenza e sangue innocente. Al punto che gli interlocutori di Gesù reagiscono invocando una maggiore violenza e vendetta da parte del padrone. Gesù, invece, non minaccia lo sterminio degli omicidi, ma solo la loro sostituzione nella destinazione del Regno di Dio.
Gesù è la pietra scartata, l'erede cacciato dalla vigna e ucciso fuori da Gerusalemme. Una nuova comunità di discepoli-operai nascerà dalla sua Pasqua.
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08
Ottobre
2017
Il cantico delle creature e la preghiera di Francesco
Dalla SEZIONE AUDIO riproponiamo, nel giorno in cui si celebra la Festa di San Francesco d’Assisi, una versione del Cantico delle Creature pubblicata l’anno... Read More
04
Ottobre
2017
Inaugurazione dell’anno 2017-18 della Scuola di Preghiera, l’audio dell’intervento di Padre Enzo
La Scuola di Preghiera è iniziata ufficialmente venerdì 29/09/2017 con il consueto incontro di apertura, al quale ha partecipato, omaggiando tutti della sua presenza, S.E.... Read More
02
Ottobre
2017
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
L'inizio è sempre del Signore che ci si avvicina e ci manda a lavorare nella vigna, a operare. Tutti uguali: sacerdoti e anziani, pubblicani e prostitute. Tutti racchiusi tra misericordia e conversione. Non ci sono categorie favorite e nessuno è privilegiato; quello che fa la differenza è "l'aver creduto a Giovanni", il profeta dell'appello a cambiar vita. Un altro modo di capire che ciò che conta è andare nella vigna e darsi da fare. E se sono pochi quelli che obbediscono, allora ci soccorre il pentimento a portarci a Lui che ci si fa vicino - lui per primo - ad ogni ora del giorno.
Trascrizione
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01
Ottobre
2017