Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva.
Gesù rimprovera gli scribi e i dottori della Legge non per questioni morali ma perché, nei loro atteggiamenti e scelte, essi fanno festa ai poteri del mondo, non a Dio. Una colpa teologica, dunque, perché non hanno nulla in comune con il comportamento del Figlio di Dio in mezzo a noi. Le colpe gravi degli scribi non sono le vesti che indossano, i saluti e i primi posti che pretendono, ma il dominio sulle persone deboli ("divorano le case delle vedove"), la falsità di preghiere reclamizzate ("pregano a lungo per farsi vedere").
Trascrizione
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11
Novembre
2018