Musica Sacra
- La preghiera di Gesù
- Isusova Molitva
- Preghiera di Gesù
- Agni Parthene
- Te Deum
Canto e musica
« La tradizione musicale di tutta la Chiesa costituisce un tesoro di inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell’arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrale della liturgia solenne ». La composizione e il canto dei salmi ispirati, frequentemente accompagnati da strumenti musicali, sono già strettamente legati alle celebrazioni liturgiche dell’Antica Alleanza. La Chiesa continua e sviluppa questa tradizione: « Intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore » (Ef 5,19). Chi canta prega due volte.
Il canto e la musica svolgono la loro funzione di segni in una maniera tanto più significativa « quanto più sono strettamente uniti all’azione liturgica », secondo tre criteri principali: la bellezza espressiva della preghiera, l’unanime partecipazione dell’assemblea nei momenti previsti e il carattere solenne della celebrazione. In questo modo essi partecipano alla finalità delle parole e delle azioni liturgiche: la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli:
« Quante lacrime versate ascoltando gli accenti dei tuoi inni e cantici,
che risuonavano dolcemente nella tua Chiesa! Una commozione violenta:
quegli accenti fluivano nelle mie orecchie e distillavano nel mio cuore
la verità, eccitandovi un caldo sentimento di pietà. Le lacrime che
scorrevano mi facevano bene ».
(Sant’Agostino, Confessiones, 9, 6, 14: CCL 27, 141 (PL 32, 769-770))
[tratto dal Catechismo della Chiesa Cattolica, parte seconda “La celebrazione del mistero cristiano”, 1156-1158]