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Una tre giorni ci aiuterà quest’anno ad entrare nel corso di Scuola di Preghiera, meditando insieme sul tema della regalità rovesciata che il Verbo incarnato celebra sulla croce morendo per noi.
Questa immagine, scandalosa e provocatoria, ci invita a riformulare la nostra relazione con Dio, non più terribile e lontano, ma appassionato della sorte dell’uomo peccatore, al punto da assumere su di sé il suo stesso dolore fino alla morte.
Contempleremo l’immagine del Cristo che attraversa le epoche col silenzioso invito a guardare il suo patibolo, in contrasto netto con le raffigurazioni che l’uomo occidentale riproduce nel suo pantheon paradossale, ove la potenza e la bellezza apparente, il finto riscatto giustizialista, mostrando la propria protervia, tradiscono la sua debolezza.
“Gli angeli guardano attoniti
il supplizio della croce,
da cui l’innocente e il reo
salgono uniti al trionfo.”
(Dagli inni del tempo di Pasqua)
“E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.”
(Giovanni 12,32)
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