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Aprile
2016
La letteratura rabbinica
La letteratura rabbinica ha alcune caratteristiche che possono essere così ricapitolate:
- non ha nessuna preoccupazione o finalità estetica (benché raggiunga
spontaneamente alti livelli poetici) - è mirata alla prassi e a costruire e mantenere un ponte tra il Sinai e l’hic et nunc
si muove da una iniziale fase orale a una scritta e dell’oralità conserva molti
connotati - è una letteratura anonima e collettiva, non nel senso di popolare, ma nel senso
che vi confluiscono, in un continuo accrescimento redazionale, gli insegnamenti di
migliaia di dottori, menzionati con i loro pareri sia quando questi sono accolti sia
quando non lo sono - la Torah scritta e orale è il riferimento costante e la cellula generatrice
Tale letteratura avviene in due direzioni diverse non opposte, a seconda che venga
usato:
– il metodo midrashico: parte dalla Bibbia per ricavarne norme e insegnamenti
– il metodo mishnico: arriva alla Bibbia, cercando di fondarvi il diritto, il rito, la
precettistica ricevuta dalle generazioni e dalle consuetudini dei maestri