Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa.
Gesù, fin dall'inizio, non fa prediche morali, né offre spiegazioni filosofiche, ma invita alla conversione, al cambiamento di mente e di cuore, di occhi e di vita. Volgersi alla vita, alla luce, è l'unica condizione per entrare nel giorno che è già arrivato in Gesù e che è il Regno del Padre dove noi viviamo da figli e da fratelli.
22
Gennaio
2017
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
Giovanni, il giorno seguente, dopo aver testimoniato sulla propria identità, incontra il Signore e lo mostra come l'Agnello. Dice: "Guarda!", questo è l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Questo è il Figlio di Dio, mite come l'agnello. Giovanni ha capito perché è su quest'uomo che dimora lo Spirito, ossia la vita di Dio che è l'amore tra Padre e Figlio. Gesù è il luogo dell'amore del Padre perché ama i fratelli con lo stesso amore del Padre.
15
Gennaio
2017
Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.
Al Giordano s'incontrano i due vertici della storia della salvezza: la preparazione e il compimento, l'annuncio e l'arrivo - comunque inaspettato e sorprendente - del Messia che chiede - lui! - di farsi battezzare da un Giovanni che ha tutte le ragioni per opporsi e obiettare. Ma per ora deve essere così, è il pastore che deve varcare il recinto delle pecore, per condurle in un nuovo cammino.
08
Gennaio
2017
Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
Dai pastori nella campagna di Betlemme a tutti i popoli. Il dono di Dio si dilata fino agli ultimi confini delle genti. Altre strade, altri segni e profezie hanno condotto i "Magi" a Gerusalemme, centro della fede di Israele. Devono passare attraverso questa mediazione del popolo dell'antica alleanza per arrivare a Colui che vogliono adorare. I Magi ricercano e arrivano alla fede attraverso segni e vie fragili, ma con grande determinazione: "Siamo venuti per adorarlo".
06
Gennaio
2017
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù. (Messa del mattino e vespertina)
L'angelo visita Maria a Nazaret. Maria visita Elisabetta ad Ain Karim. Oggi i pastori visitano la grotta dove Maria e Giuseppe hanno deposto il bambino nella mangiatoia. Povero il luogo, ancor più poveri i pastori, emarginati dalla società, lontani dall'ambiente del culto, eppure simboli dell'attesa fedele del Messia nella notte della storia e nella veglia sul gregge. Anche a loro, come a Maria e a Zaccaria, si presenta un angelo e una luce splendente li avvolge.
01
Gennaio
2017
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.
La liturgia odierna distoglie l'attenzione sul Natale per concentrarla su Santo Stefano, il primo martire che testimonia la verità della persona di Gesù, il vero Messia annunciato dai profeti. Si ha l'impressione che il fatto ci voglia suggerire che non basta contemplare Gesù nel suo presepe, è necessario testimoniarlo con le opere fino alla effusione del sangue per affermare dinanzi al mondo che quanto crediamo, è pura realtà e non invenzioni umane.
26
Dicembre
2016
Natale del Signore – Messa del giorno
Gesù è la Sapienza di Dio, che pianta la tenda in mezzo a noi, che rivela agli uomini il volto di Dio. Egli è la Parola ultima di Dio, la stessa che ha creato il mondo. Questa Parola nel mondo divide la storia in tenebre e luce (dove c'è lui), come una spada. Alla fine la luce avrà la meglio.
25
Dicembre
2016
Natale del Signore – Messa della notte
Nel grembo di Maria, Gesù compie il viaggio che lo porterà alla Pasqua per la salvezza del mondo: da Nazaret e dalla Galilea alla Giudea e alla città di Davide, Betlemme. Anche se viene registrato insieme a tutti gli altri uomini e popoli della terra, Gesù è però il Primogenito della nuova creazione e dei risorti dai morti.
24
Dicembre
2016
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide (Messa del mattino e vespertina)
Due nomi per il Figlio. L'angelo consegna a Giuseppe il nome per il figlio e ne spiega il significato: Gesù, colui che libera dai peccati. L'evangelista Matteo, poi, gliene attribuisce un secondo: Emmanuele, Dio con noi. Gesù è vero Dio e vero uomo; solo perché veramente Dio poteva farsi anche veramente uomo, della stessa nostra condizione di creature deboli e fragili, impaurite dinanzi alla morte.
18
Dicembre
2016
Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?
Sei tu? La domanda di Giovani è "LA" domanda alla quale Gesù non solo risponde, ma lo fa col criterio delle risposte sicure, il metodo dei fatti, dei segni visibili e tangibili, quelli dell'esperienza personale. Si crede per aver sentito; ancor più per aver visto e provato. E questa è la testimonianza più efficace anche per comunicare il Vangelo.
11
Dicembre
2016