Inaugurazione dell’anno 2016-17 della Scuola di Preghiera, l’audio dell’intervento di Padre Enzo

Con un incontro aperto a tutti, giovedì 29/09/2016, S.E. Mons. Gianfranco Girotti ha inaugurato ufficialmente le attività della Scuola di Preghiera per l’anno 2016-17, in un clima familiare di condivisione per quanti già conoscono e frequentano, e di attesa e curiosità per tutti quelli che si avvicinano per la prima volta.

La serata è stata introdotta dal superiore del Convento dell’Immacolata, padre custode Pier Giorgio Vitelli, che ha salutato tutti i presenti ricordando quale dono sia la possibilità che viene offerta ogni anno dalla Scuola di conoscere e amare la Sacra Scrittura, se è vero quanto afferma S.Girolamo che “non conoscere la Sacra Scrittura è non conoscere Gesù Cristo”.

Mons. Girotti nel suo discorso si è poi detto “lieto di poter dare inizio agli incontri della Scuola che da 16 anni grazie alla passione e alla ammirevole dedizione di Padre Enzo e al lodevole e costante impegno di tutti i partecipanti, animati dal coraggio infuso dello Spirito Santo, percorre cammini che conducono alla parola di Dio”.

Mons.Girotti ha speso parole di incoraggiamento e di vicinanza verso tutti i presenti, che “hanno scelto per la loro vita la parte migliore”, esortandoli a percorrere questa via “per poter assaporare ogni giorno la gioia di aver incontrato in Signore”.

Ricordando che pregare è una necessità ed un bisogno umano, un “bisogno del cuore”, mons.Girotti ha spiegato che la preghiera mette chiunque la eserciti in relazione con Dio e dispone “Dio ad aprire il suo cuore ad accoglierci così come siamo: la preghiera può cambiare quindi la vita di chiunque la eserciti, a qualunque età, perché nella preghiera l’uomo diventa se stesso nel modo più autentico.”

La serata è proseguita con l’intervento di Padre Enzo, il quale ha voluto ringraziare di cuore, a 16 anni dall’avvio del cammino della Scuola, i suoi “confratelli maggiori” per le parole di vicinanza e in particolare mons.Girotti per aver presenziato la serata rendendo tangibile il sostegno della Chiesa tutta nella persona di un suo apostolo e uomo di Dio.

Padre Enzo ha poi voluto regalare a tutti i presenti una riflessione sull’episodio narrato in Gv 1,43-51, l’incontro tra Gesù e Natanaele: una piccola “ouverture” di tutto l’anno di catechesi.

Natanaele che attende sotto il fico, “l’albero che mette le foglie in estate, il tempo della messe, in cui finalmente si raccoglie” sembra incarnare l’attesa di un popolo intero, “l’attesa che Dio finalmente venga a sposare Israele con la sua storia, che venga a riscattare questo popolo rimasto vedovo, rimasto orfano, rimasto in mano ad altri e che si sta perdendo sotto l’egemonia dei Romani”. Di fronte a Gesù quest’uomo si sentirà “come la samaritana, come tutti coloro che lo hanno incontrato e si sono sentiti conosciuti nell’intimo della loro vita”: Natanaele, che è fermo all’idea di un messia che riscatti le contraddizioni e le difficoltà del suo tempo e probabilmente della sua storia personale, si ritrova “l’inatteso”, Gesù  messia che prima di essere conosciuto mostra di conoscere e amare l’uomo a cui va incontro.

Possiamo quindi anche noi aver fede che questo “inatteso” ci verrà incontro “per accompagnarci, per ascoltarci” e “portare la nostra parola fino a Dio”: è la speranza che muove da sempre la ricerca della Scuola e che segnerà ancora il percorso di tutto il prossimo anno.

Concludendo la serata Padre Enzo ha dato l’appuntamento all’inizio delle catechesi, che sono poi partite il 3 ottobre, e ha invitato tutti a seguire gli aggiornamenti e le novità che saranno pubblicate sul sito della Scuola, nel quale è sempre possibile reperire informazioni sul calendario delle attività.

Rendiamo disponibile in questo articolo l’audio della catechesi per offrire anche agli amici del sito la possibilità di lasciarsi sollecitare da questa riflessione di Padre Enzo e anche di conoscere un po’ più da vicino il linguaggio della Scuola.

Vi ricordiamo infine che potete trovare tutti gli audio pubblicati nella sezione “CANALI AUDIO”, un caro saluto a tutti!

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