In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.
Giovanni non è la Luce, lo afferma nitidamente e con coraggio. Però l'ha conosciuta ed amata, se ha accettato una vita rude e ridotta alle minime esigenze pur di dare risposta a quanto dentro di lui urgeva.
Continua a spendersi, a ripetere senza stancarsi il suo messaggio, pur collocandosi in seconda posizione. Accetta il ruolo, non di comparsa sulla scena, ma di inviato dell'Altissimo che non si sceglie il ruolo primario, più appariscente, più vantaggioso, ma accetta quella che è la sua missione nell'unico percorso di vita che viene concesso agli umani.
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://youtu.be/0YZGAXOqABM
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13
Dicembre
2020
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
C'è l'eco del Battesimo di Gesù. Giovanni lo addita come l'Agnello di Dio, "colui che toglie il peccato del mondo". Siamo all'inizio della vita pubblica di Gesù, ma anche all'inizio del quarto Vangelo, subito dopo il "Prologo". È come se dopo la vertiginosa introduzione teologica ("In principio era il Verbo...") ne seguisse la traduzione nel linguaggio della storia, della testimonianza di chi ha visto scendere e rimanere su quell'uomo lo Spirito di Dio e questa è la prova della superiorità di Gesù, riconosciuto e additato come il Messia-Salvatore del mondo perché ne cancella il peccato.
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19
Gennaio
2020
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. (Messa del mattino e della sera)
La Parola da oggi abita la terra, vi fissa la sua tenda. Scuote la storia di allora, come la nostra di oggi. Vuole infatti diventare amico dell'uomo, di ogni uomo. Luce attesa a lungo, dai secoli, ora si rivela senza clamore. Bisogna quindi saperla cercare e vedere. Proprio in una stalla? Il rimbalzo per noi è evidente: potremmo ben capire dove cercarlo e trovarlo se il nostro linguaggio fosse quello dell'accoglienza, dell'aiuto, del porgere la mano. Ancor peggio, non solo in un luogo oscuro e misero come una stalla, ma anche in un neonato, fragile e bisognoso di ogni cura. I pastori non erano persone altolocate, provviste di grande lignaggio o di esorbitanti fortune. I poveri d'Israele erano decisamente disprezzati. Eppure sono i primi ad accorrere.
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25
Dicembre
2018
Videro dove dimorava e rimasero con lui
Il Vangelo di questa domenica dà un resoconto quasi stenografico di un incontro, di un annuncio, di un nuovo incontro, di una vita cambiata. Il Battista indica Gesù, due suoi discepoli gli vanno dietro e lo interrogano. Uno è Andrea il quale, incontrato Gesù, lo racconta al fratello Simone e lo conduce da Lui; Gesù lo guarda profondamente (uno sguardo che entra fin nelle pieghe dell'anima), lo invita a stare con lui e gli cambia il nome, la vita.
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14
Gennaio
2018
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
La Parola da oggi abita la terra, vi fissa la sua tenda. Scuote la storia di allora, come la nostra di oggi. Vuole infatti diventare amico dell'uomo, di ogni uomo.
Luce attesa a lungo, dai secoli, ora si rivela senza clamore. Bisogna quindi saperla cercare e vedere. Proprio in una stalla?
Il rimbalzo per noi è evidente: potremmo ben capire dove cercarlo e trovarlo se il nostro linguaggio fosse quello dell'accoglienza, dell'aiuto, del porgere la mano.
Ancor peggio, non solo in un luogo oscuro e misero come una stalla, ma anche in un neonato, fragile e bisognoso di ogni cura.
I pastori non erano persone altolocate, provviste di grande lignaggio o di esorbitanti fortune. I poveri d'Israele erano decisamente disprezzati. Eppure sono i primi ad accorrere.
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25
Dicembre
2017
In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete
Giovanni non è la Luce, lo afferma nitidamente e con coraggio. Però l'ha conosciuta ed amata, se ha accettato una vita rude e ridotta alle minime esigenze pur di dare risposta a quanto dentro di lui urgeva.
Continua a spendersi, a ripetere senza stancarsi il suo messaggio, pur collocandosi in seconda posizione. Accetta il ruolo, non di comparsa sulla scena, ma di inviato dell'Altissimo che non si sceglie il ruolo primario, più appariscente, più vantaggioso, ma accetta quella che è la sua missione nell'unico percorso di vita che viene concesso agli umani.
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17
Dicembre
2017
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
Giovanni, il giorno seguente, dopo aver testimoniato sulla propria identità, incontra il Signore e lo mostra come l'Agnello. Dice: "Guarda!", questo è l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Questo è il Figlio di Dio, mite come l'agnello. Giovanni ha capito perché è su quest'uomo che dimora lo Spirito, ossia la vita di Dio che è l'amore tra Padre e Figlio. Gesù è il luogo dell'amore del Padre perché ama i fratelli con lo stesso amore del Padre.
15
Gennaio
2017
Natale del Signore – Messa del giorno
Gesù è la Sapienza di Dio, che pianta la tenda in mezzo a noi, che rivela agli uomini il volto di Dio. Egli è la Parola ultima di Dio, la stessa che ha creato il mondo. Questa Parola nel mondo divide la storia in tenebre e luce (dove c'è lui), come una spada. Alla fine la luce avrà la meglio.
25
Dicembre
2016
Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!
Giovanni Battista è grande, per le parole profetiche che lo avevano annunciato e per quelle da lui stesso gridate, nel deserto, con forza di fuoco e di vento! Convertitevi, mutate pensiero, fate penitenza, cambiate condotta. È possibile, se si parte dalla consapevolezza di essere bisognosi di salvezza a causa della nostra radicale inadempienza di fronte alla santità di Dio.
04
Dicembre
2016
Inaugurazione dell’anno 2016-17 della Scuola di Preghiera, l’audio dell’intervento di Padre Enzo
Con un incontro aperto a tutti, giovedì 29/09/2016, S.E. Mons. Gianfranco Girotti ha inaugurato ufficialmente le attività della Scuola di Preghiera per l’anno 2016-17, in... Read More
11
Ottobre
2016