Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.
Tra i dodici Gesù sceglie Simone come primo tra di essi e lo chiama Pietro, roccia, perché avrà il compito di sostenere per sempre l'edificazione della comunità dei credenti, confermando i fratelli nella fede. Pietro e Paolo hanno messo la loro vita a servizio dei fratelli: Pietro nel ministero dell'autorità a servizio della comunione e dell'unità e Paolo nell'ascolto attento dello Spirito che apre continuamente frontiere e cammini per l'annuncio del Vangelo.
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://youtu.be/sGotyZqXxng
Trascrizione
29
Giugno
2023
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.
Il fariseo è grossolano: parte bene ringraziando Dio, ma conclude male perché attribuisce tutto il merito a se stesso. Il fariseo non parla con Dio, ma con se stesso, non ha bisogno di nulla, si percepisce già salvato, giustificato. Il pubblicano, invece, tocca il cuore perché, quasi nascosto e umiliato nello sguardo e nel silenzio, confessa la propria miseria, non si ritiene degno di niente, ma ha fede nella misericordia di Dio.
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://youtu.be/DPTdTnPJm3w
Trascrizione
23
Ottobre
2022
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
Dio e i peccatori; in mezzo gli scribi e i farisei con la loro diffamazione. L'apprensione del Signore è prima di tutto per costoro perché, mentre i peccatori si lasciano avvolgere dalla misericordia, al contrario la reazione dei farisei e degli scribi raggiunge l'apice nella riottosità del figlio maggiore.
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://youtu.be/jnteOIPpqhw
Trascrizione
27
Marzo
2022
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.(messa mattino e sera)
Tra i dodici Gesù sceglie Simone come primo tra di essi e lo chiama Pietro, roccia, perché avrà il compito di sostenere per sempre l'edificazione della comunità dei credenti, confermando i fratelli nella fede. Stabilito come "primo", nel nome indica una missione propria: con la sua fede sarà il sostegno incrollabile della Chiesa, finché durerà la sua edificazione; avrà il potere di aprire e chiudere l'accesso al regno di Dio.
Paolo stesso racconta l'evento decisivo della sua vita: la chiamata sulla via di Damasco.
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://youtu.be/5fvtMPqGO1E
Trascrizione
29
Giugno
2021
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.(Messa del mattino e della sera)
Tra i dodici Gesù sceglie Simone come primo tra di essi e lo chiama Pietro, roccia, perché avrà il compito di sostenere per sempre l'edificazione della comunità dei credenti, confermando i fratelli nella fede. Stabilito come "primo", nel nome indica una missione propria: con la sua fede sarà il sostegno incrollabile della Chiesa,
Paolo stesso racconta l'evento decisivo della sua vita: la chiamata sulla via di Damasco. La luce investe il cavallo e rimbalza sul petto, la faccia e le braccia di Saulo, aperte in segno di accoglienza. È un momento di silenzio. Saulo, bloccato con gli occhi chiusi e la bocca aperta, vede e dialoga dentro di sé. L'evento si prolunga nel suo intimo. Da ora in poi tutta la sua vita testimonierà la presenza di Cristo in lui.
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=Xiki8mj9eM4
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29
Giugno
2020
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.
La preghiera è fatta di fede, mescolata all'umiltà. Senza la prima la preghiera si smorza, senza la seconda corrompe in presunzione e si fa peccato. La preghiera umile, propria del peccatore, lo restituisce giusto. Due tipi di uomini per due tipi di preghiera. La preghiera parte dal rapporto che abbiamo con Dio e coi fratelli e serve ad averne uno nuovo.
Confidare in se stessi è presumere. Il "giusto" è colui che dice: gli altri sono tutti sbagliati, io sono a posto, io mi salvo! Dei due uomini, uno è fariseo (vuol dire "separato") e l'altro è pubblicano (non religioso e collaborante con i romani).
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27
Ottobre
2019
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.
Due grandi statue sono davanti alla Basilica di San Pietro: Pietro ha tra le mani le chiavi e Paolo la spada. Anche sul portale della Basilica di San Paolo fuori le mura sono raffigurate insieme scene della vita e del martirio di queste due colonne della Chiesa. San Pietro e san Paolo sono inseparabili; insieme rappresentano tutto il Vangelo di Cristo. Se al mito di Romolo e Remo si fa risalire la fondazione di Roma, alla storia di Pietro e Paolo è legata la nascita e lo sviluppo del cristianesimo. Non erano fratelli, ma entrambi seguaci di Gesù hanno realizzato e vissuto una nuova fraternità.
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29
Giugno
2019
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
Dio e i peccatori; in mezzo gli scribi e i farisei con la loro diffamazione; questo è il filo conduttore del capitolo 15 di Luca. L'apprensione del Signore è prima di tutto per costoro perché, mentre i peccatori si lasciano avvolgere dalla misericordia, al contrario la reazione dei farisei e degli scribi raggiunge l'apice nella riottosità del figlio maggiore.
La domanda da porsi, oggi, non riguarda l'estensione della misericordia, ma la nostra capacità di consentirla.
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31
Marzo
2019
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
I discepoli soffrono la difficoltà che sarà di sempre per tutti coloro che vogliono essere di Cristo, i cristiani: come si può accettare che tutto il mistero di Dio sia contenuto e manifesto nella persona di Gesù?
La fede è arrendersi a questo incontro tra Dio e l'uomo che avviene nella carne e nel sangue di Gesù Cristo, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo. L'inaudito e l'assolutamente nuovo è nostro: un Dio abbassato fino a me perché io sia alzato fino a lui. È il mistero dello Spirito che dà vita alle ossa secche e polverose. La domanda di Gesù ai dodici - "Volete andarvene anche voi?" - non è provocatoria, ma pungente, per scuoterli e smuoverli a "stare con lui". E la risposta di Simone chiamato Pietro, scaturita dalla fede, raggiunge la cima della conoscenza: non ce ne andiamo - e dove potremmo? - perché sappiamo per esperienza che tu sei il Figlio di Dio.
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26
Agosto
2018
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Gesù passa da "io" a "la mia carne", segno che questa indica la sua umanità offerta fino alla morte. Un discorso realistico, non metaforico, che spiega l'obiezione dei Giudei. Così la samaritana pensava all'acqua del pozzo e Nicodemo che bisognava rientrare nel seno della madre. Anche l'Eucaristia non è una metafora; tutt'altro. Quando mangiamo il pane, mangiamo la carne; quando beviamo il vino, beviamo il sangue, partecipando all'umanità di Gesù, alla sua vita donata. È un mangiare che equivale all'unione profonda tra due persone.
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19
Agosto
2018