Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Mai, prima di Maria una donna è stata salutata così da Dio. Un saluto inaudito che annuncia l'assoluta novità portataci da quel concepimento e dalla nascita di Gesù. Maria è scossa da questa parola che l'ha raggiunta nella sua casa, perché le dà peso e si chiede cosa vuole dirle questo saluto di grazia. Timore, accoglienza e custodia nella meditazione, dovrebbero essere anche i nostri atteggiamenti nei confronti della Parola che ci saluta ogni giorno.
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08
Dicembre
2018
Giovanni è il suo nome.
Giovanni il Battista viene proclamato profeta già nel grembo della madre. Prima ancora di nascere, Giovanni esultò nel seno della madre all’arrivo di Maria. Già da allora aveva avuto la nomina, prima di venire alla luce. Viene indicato già di chi sarà precursore, prima ancora di essere da lui visto.
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24
Giugno
2018
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce
La giovane fanciulla di Nazareth è graziata da Dio. Ha ricevuto un dono speciale, non rendendola un oggetto ma un soggetto attivo, pronto a rispondere in piena autonomia.
Le viene affidata una missione unica, senza precedenti nella storia della salvezza. Le si apre un'avventura straordinaria che raccoglie la speranza che ha sorretto per secoli tutte le vicende della storia d'Israele.
Ora è giunto il momento salvifico per Israele e per tutti i popoli.
Attraverso l'assenso di una giovane donna. Non viene abbandonata, lasciata a se stessa. L'angelo la rassicura "Il Signore è con te".
Non solo guida i suoi passi, illumina il suo cammino ma lo compie insieme a lei, con una presenza indefettibile, degna della fedeltà dimostrata nei secoli.
24
Dicembre
2017
In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete
Giovanni non è la Luce, lo afferma nitidamente e con coraggio. Però l'ha conosciuta ed amata, se ha accettato una vita rude e ridotta alle minime esigenze pur di dare risposta a quanto dentro di lui urgeva.
Continua a spendersi, a ripetere senza stancarsi il suo messaggio, pur collocandosi in seconda posizione. Accetta il ruolo, non di comparsa sulla scena, ma di inviato dell'Altissimo che non si sceglie il ruolo primario, più appariscente, più vantaggioso, ma accetta quella che è la sua missione nell'unico percorso di vita che viene concesso agli umani.
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17
Dicembre
2017
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Con Maria di Nazareth ci ritroviamo dinanzi ad una fanciulla vergine a cui viene chiesto di acconsentire ad un progetto che si palesa a spiragli, in sostanza: non si sa dove vada a finire.
Annuncio ad una donna qualsiasi, non ammirata per la sua bellezza, non ricca o potente. Una giovane comune, semplice, che viveva in un angolo del regno.
L'angelo inviato la coglie nel suo contesto quotidiano, non nella solennità e maestosità delle cerimonie del Tempio come Zaccaria.
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08
Dicembre
2017
Assunzione della Beata Vergine Maria
Di saluto in saluto, di gioia in gioia. Maria, col suo saluto, accende la gioia di Elisabetta che percepisce il "tocco" del Bambino; a sua volta il saluto di Maria è partito da quello rivoltole dall'Angelo; una catena di gioia che si allunga a tutti. Maria parte in fretta a portare il saluto. La grazia, che è il "tocco" dell'amore di Dio, spinge a "toccare" gli altri. L'amore di Dio produce quello per il prossimo.
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15
Agosto
2017
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Mai, prima di Maria una donna è stata salutata così da Dio. Un saluto inaudito che annuncia l'assoluta novità portataci da quel concepimento e dalla nascita di Gesù. Maria è scossa da questa parola che l'ha raggiunta nella sua casa, perché le dà peso e si chiede cosa vuole dirle questo saluto di grazia.
08
Dicembre
2016
Celebrazione per il 20° anno di sacerdozio di Padre Enzo Tacca
Mai, prima di Maria una donna è stata salutata così da Dio. Un saluto inaudito che annuncia l'assoluta novità portataci da quel concepimento e dalla nascita di Gesù. Maria è scossa da questa parola che l'ha raggiunta nella sua casa, perché le dà peso e si chiede cosa vuole dirle questo saluto di grazia.
07
Dicembre
2016
Dio non è dei morti, ma dei viventi
Nostra speranza e nostra fede è la risurrezione dei morti. Essa è anche il nostro amore: lo accende l'annuncio delle cose che ancora non vediamo, e l'infiamma di un desiderio così intenso che, mentre noi crediamo quello che ancora non vediamo, i nostri cuori diventano capaci di quella beatitudine che ci è stata promessa nel futuro.
06
Novembre
2016
Il Cenacolo di Pentecoste
Bene, avete seguito questo tracciato del capitolo 7 e il primo versetto del capitolo 8 del Libro della Sapienza che ci aiuta un po’ ad... Read More
29
Settembre
2016