Omelie

Al Santuario della Vergine della Rivelazione

Domenica di Pasqua

Cristo stesso, il Vivente per la sua risurrezione, dopo la passione e morte è portatore di vita,. Questo è il kerigma, annuncio essenziale per quelli che non sono ancora cristiani; e annuncio fondamentale anche per risvegliare e purificare la fede in coloro che si soffermano quasi soltanto alla prima parte del mistero pasquale. Vi sono cristiani, infatti, che si concentrano quasi solo sul Cristo sofferente nella passione, e quasi non fanno il salto della fede nel Cristo risorto. Sembra loro più facile e consolante identificarsi con il Cristo morto, soprattutto quando si vivono situazioni di sofferenza, depressione, povertà, umiliazione, lutto... In realtà, tale consolazione sarebbe soltanto apparente; la vera consolazione acquista solidità per la fede e la vivenza nel Risorto.
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16
Aprile 2017

Veglia Pasquale nella Notte Santa

Maria e l'altra Maria non pensano all'unzione del corpo di Gesù; la loro è solo una visita alla tomba. Torna il terremoto dopo quello al momento della morte del crocifisso. Questo, però, non spacca la roccia e non squassa la terra, ma è un fatto che viene dal cielo: un angelo scende, rotola la pietra e si siede su di essa. Un segno miracoloso che mostra la risurrezione già avvenuta; la proclama. L'angelo siede sulla pietra che prima teneva chiuso il Cristo morto; la morte è vinta!
Trascrizione
15
Aprile 2017

Venedì Santo – Passione del Signore

La celebrazione liturgica della passione e morte del Signore presenta brani biblici che ogni cristiano dovrebbe meditare a fondo: la profezia di Isaia, che indica, secoli prima che avvenga, il significato e il valore della morte di Gesù; la narrazione di Giovanni, che, unico tra gli apostoli, è stato testimone della sua agonia fino all'ultimo respiro; e la lettera agli ebrei, che aiuta i credenti a rendersi consapevoli del dono immenso ricevuto dalla morte di Gesù.
Trascrizione
14
Aprile 2017

La passione del Signore.

Il lungo viaggio verso Gerusalemme sta per finire. Dopo Gerico mancano le ultime due tappe: Betfage e Betania. Gesù manda due discepoli a prendere un puledro per entrare in Gerusalemme sul suo dorso. Quella di Betfage è simbolo della regalità mite e pacifica di Gesù, contestata e rifiutata. Nei tempi antichi il puledro d'asina era cavalcatura dei principi, dei re. Gesù afferma di esserlo e tale entra nella sua città. Il cavallo è per la guerra, espressione di potere e forza, non di pace e mitezza. Questo re che entra in Gerusalemme conquisterà i popoli con l'infinita umiltà di cui parla Paolo ai cristiani di Filippi (seconda lettura). Servo umiliato che si prepara a soffrire violenza, Gesù non possiede neppure un asino, ne ha bisogno! Presto salirà il trono della croce per essere il principe della pace.
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09
Aprile 2017

Io sono la risurrezione e la vita.

Gesù appare come il Dio amante della vita e, allo stesso tempo, uomo, pienamente uomo, che vive in pienezza la vita umana con le sue gioie e i suoi dolori. Ecco allora Gesù che ama i suoi amici, la famiglia di Lazzaro, Marta e Maria, presso i quali sta volentieri; condivide le loro gioie e le loro sofferenze. E, davanti alla tomba dell'amico morto - sottolinea Giovanni -: Gesù è "molto turbato", "si commosse profondamente" e "scoppiò in pianto".
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02
Aprile 2017

Andò, si lavò e tornò che ci vedeva. (Messa del mattino e vespertina)

La guarigione del cieco è anche simbolo del Battesimo e come il cieco acquista la luce nell'acqua dell'Inviato così il battezzato acquista la luce nell'acqua del Battesimo. Le dispute che seguono la guarigione (perché ci vede? Chi l'ha guarito?) corrispondono alla domanda della fede: chi ci salva? Il Battesimo esige la consapevolezza di chi è Gesù. Anche il cieco pian piano si rende conto di chi ha operato la guarigione e solo alla fine capisce veramente cosa gli è accaduto. Nel cieco è presente la condizione dell'intero genere umano avvolto dalle tenebre che sono la condizione nella quale il Signore incontra la nostra vicenda e la risana con la sua potenza di salvezza. La polvere dell'uomo s'incontra con la saliva del Figlio di Dio.
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26
Marzo 2017

Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.

Il Vangelo si apre attorno a un pozzo, dov'è Gesù, che chiede da bere a una donna samaritana. Quanti altri episodi dell'Antico Testamento attorno a un pozzo: il servo di Abramo che incontra Rebecca, che sarà moglie di Isacco; Giacobbe e Rachele; Mosè e Zippora. Tutte scene nuziali; non nel caso della samaritana che, però, confessa: "Io non ho marito". Ironia unita all'equivoco. Chiedere da bere a una donna è già inusuale, a una samaritana, da parte di un giudeo, è scandaloso. Ma Gesù davvero ha bisogno di chiedere? Infatti dovrebbe essere la donna a chiedergli l'acqua viva. Lui è l'acqua di cui abbiamo bisogno. Soprattutto oggi quando si pensa di avere tutto. Non finisce con l'acqua, ma con un nuovo inizio, la missione. La donna lascia la brocca e torna in città a dirlo a tutti. Lei, una samaritana, la prima missionaria.
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19
Marzo 2017

Il suo volto brillò come il sole

La trasfigurazione è la conferma della vita nuova dell'umanità iniziata da quando Dio è disceso nella carne e nella storia. La luce che traspare dalla persona di Gesù è il divino contenuto nell'umanità. La presenza di Mosè ed Elia dice che tutta l'antica alleanza, la Legge e la profezia, converge in Gesù e che anche tutta la storia ha nel mistero del Signore il suo segreto e il suo cuore. La proposta di Pietro di piantare tre tende ricorda il desiderio di Davide di costruire una casa al Signore e la risposta che sarebbe stato Dio stesso a edificare la sua casa in mezzo agli uomini. La nube che scende e avvolge i discepoli è una sorta di tenda nella quale sentono la Voce che indica nel Figlio la "casa", l'abitazione di Dio tra gli uomini, anzi in loro. Dio abita nei nostri cuori. E questo è il cuore della fede cristiana, evento non confondibile con nessun altro fenomeno religioso: Gesù è Dio e Uomo. Una nube avvolge Pietro, Giacomo e Giovanni e una voce proclama Gesù figlio prediletto: Ascoltatelo! I tre alzano lo sguardo e vedono Gesù, solo. I discepoli devono scendere dal monte, e seguire Gesù sulla via verso Gerusalemme, dove, prima della resurrezione gloriosa, c'è la via della croce e la salita al monte calvario.
Trascrizione
12
Marzo 2017
La preghiera di Gesù // Musica Sacra
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  1. La preghiera di Gesù // Musica Sacra
  2. Isusova Molitva // Musica Sacra
  3. Preghiera di Gesù // Musica Sacra
  4. Agni Parthene // Musica Sacra
  5. Te Deum // Musica Sacra