Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca.(Messa del Mattino e Sera)
In un momento conviviale ma saturo di sacralità, mentre Gesù esprime il suo stato d'animo profondo - "Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finche? essa non si compia nel regno di Dio"
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://youtu.be/KH5_col734Y
Trascrizione
10
Aprile
2022
La passione del Signore(Messa del mattino e della sera)
Nella Domenica delle Palme si celebra anzitutto il momento di gloria di Gesù che "entra in Gerusalemme per dare compimento al mistero della sua morte e risurrezione". Un breve umile trionfo che preannuncia la gloria futura della risurrezione. Gesù entra da re, ma lo stile del suo ingresso non è segnato dalla prepotenza dei trionfi terreni: non un cavallo bardato regalmente, bensì un asino, coperto dai mantelli dei discepoli; acclamato con rami di alberi e non con le trombe e i peana di vittoria di un esercito.
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://youtu.be/vYgmiJlgM9Q
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28
Marzo
2021
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
È davvero di grande immediatezza e attualità la parabola che si legge nel Vangelo di questa domenica: due figli sono inviati dal padre a lavorare nella vigna di famiglia; il primo dice sì prontamente, ma non fa quanto promesso, a differenza del secondo che dice no, ma poi ci ripensa e fa la volontà del padre. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, direbbe l'antico proverbio. È la storia di sempre: uomini che parlano bene e razzolano male e persone che hanno vissuto lontano da Dio, ma che poi si convertono e fanno la sua volontà fino in fondo.
L'omelia può essere ascoltata sul canale youtube della Scuola di preghiera all'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=_mAt04VLwHg
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27
Settembre
2020
Passione di nostro Signore Gesù Cristo (Messa del mattino e della sera)
Nella domenica delle Palme si ascolta per intero il racconto della passione del Signore.
Il viaggio di Gesù verso Gerusalemme sta per giungere al termine. Dopo Gerico, le ultime due tappe sono Betfage e Betania. Qui si svolge un'azione dal significato simbolico, profetico. Gesù manda due discepoli a prendere un puledro di asina, per entrare in Gerusalemme a dorso di esso. Il simbolo è quello della regalità mite e pacifica di Gesù; ma una regalità contestata e rifiutata.
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14
Aprile
2019
La passione del Signore.
Gesù entra da re, ma lo stile del suo ingresso non è segnato dalla prepotenza dei trionfi terreni: non un cavallo bardato regalmente, bensì un asino, coperto dai mantelli dei discepoli; acclamato con rami di alberi e non con le trombe e i peana di vittoria di un esercito. Entra come "figlio di Davide". Conquista la sua città non con la guerra, ma come "re mite... che viene nel nome del Signore". L'ingresso di Gesù in Gerusalemme, umile e semplice, va letto alla luce di quanto Gesù stesso dichiarerà di fronte a Pilato: "Il mio regno non è di questo mondo".
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25
Marzo
2018
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
L'inizio è sempre del Signore che ci si avvicina e ci manda a lavorare nella vigna, a operare. Tutti uguali: sacerdoti e anziani, pubblicani e prostitute. Tutti racchiusi tra misericordia e conversione. Non ci sono categorie favorite e nessuno è privilegiato; quello che fa la differenza è "l'aver creduto a Giovanni", il profeta dell'appello a cambiar vita. Un altro modo di capire che ciò che conta è andare nella vigna e darsi da fare. E se sono pochi quelli che obbediscono, allora ci soccorre il pentimento a portarci a Lui che ci si fa vicino - lui per primo - ad ogni ora del giorno.
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01
Ottobre
2017
La passione del Signore.
Il lungo viaggio verso Gerusalemme sta per finire. Dopo Gerico mancano le ultime due tappe: Betfage e Betania. Gesù manda due discepoli a prendere un puledro per entrare in Gerusalemme sul suo dorso. Quella di Betfage è simbolo della regalità mite e pacifica di Gesù, contestata e rifiutata. Nei tempi antichi il puledro d'asina era cavalcatura dei principi, dei re. Gesù afferma di esserlo e tale entra nella sua città. Il cavallo è per la guerra, espressione di potere e forza, non di pace e mitezza. Questo re che entra in Gerusalemme conquisterà i popoli con l'infinita umiltà di cui parla Paolo ai cristiani di Filippi (seconda lettura). Servo umiliato che si prepara a soffrire violenza, Gesù non possiede neppure un asino, ne ha bisogno! Presto salirà il trono della croce per essere il principe della pace.
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09
Aprile
2017
Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno.
Sulla croce sembra finire tutto. Tutto sembra tornare come prima. Anzi, peggio di prima, perché il male sembra aver vinto ancora e le delusioni seguono le illusioni. Non è così. Gesù, morendo per noi, ha vinto e contemplarlo Crocifisso è vederlo Signore e Re, principio della nuova sapienza, amore senza limiti.
20
Novembre
2016
Dio non è dei morti, ma dei viventi
Nostra speranza e nostra fede è la risurrezione dei morti. Essa è anche il nostro amore: lo accende l'annuncio delle cose che ancora non vediamo, e l'infiamma di un desiderio così intenso che, mentre noi crediamo quello che ancora non vediamo, i nostri cuori diventano capaci di quella beatitudine che ci è stata promessa nel futuro.
06
Novembre
2016
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
L'autore del libro dell'Apocalisse, Giovanni, al capitolo 7,2-4.9-14, descrive la "grande festa del cielo" dei "segnati" come festa di una moltitudine immensa che nessuno può contare e che appartiene ad ogni nazione e razza. Questi sono i credenti che "hanno lavato le loro vesti" nel sangue dell'Agnello, giacché si sono affidati alla morte santificatrice di Gesù Cristo.
01
Novembre
2016